Pubblicato da IL MATTINO di Napoli il 6.11.2020 in l’INTERVENTO Chissà quanti conoscono o ricordano la frase del coach di football americano Bear Bryant (1913-1983) “ Non è la voglia di vincere, ma la volontà di prepararsi a vincere che fa la differenza”.
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Policlinici e Covid non è (solo) questione di Pronto Soccorso
Pubblicato da IL MATTINO di Napoli il 20.10.2020 nella rubrica LE IDEE Fa specie che un politico di lungo corso come Paolo Cirino Pomicino sia caduto nella trappola del pronto soccorso dei Policlinici Universitari. Eppure, nel passato, Pomicino, pur se autoreferenzialmente, aveva assunto lo pseudonimo di Geronimo l’ultimo condottiero dei nativi nordamericani e noto per…
Il Riscontro Diagnostico dei casi di COVID è competenza anatomo-patologica.
A Napoli desolatamente non ci sono più i teatri anatomici dove dettarono le epicrisi dei loro “riscontri diagnostici” Domenico Cotugno, Pietro Ramaglia, Luciano Armanni e, più recentemente, Pietro Verga, Mario Raso e Antonio Calì, né sono stati diversamente sostituiti .
Quella circolare di fatto preistorica
Come già detto grazie ai riscontri diagnostici (autopsie) si è compreso che l’infezione COVID-19 produce primariamente un danno vascolare, da cui gravi modificazioni emocougulative, da cui una patologia sistemica multi organo.
Andrea Gianatti, il rivoluzionario, nella questione COVID-19 pone al centro l’Anatomia Patologica
Molto spesso in questo periodo di pandemia COVID-19 è ricorsa la parola “eroe”. E ciò per enfatizzare il lavoro del personale sanitario ed infermieristico duramente impegnato nella lotta alla malattia, soprattutto nelle regioni settentrionali del nostro Paese. Come in tutti gli atti di eroismo fra questo personale dolorosamente si sono dovute registrare delle vittime cui,…
La cura del COVID e il ruolo dell’anatomopatologo
Questo “INTERVENTO” è stato pubblicato dal “IL MATTINO” di Napoli in data odierna 07 Maggio 2020.
“Quando un cieco guida un altro cieco tutti e due cadono in un fosso” (Matteo 15,14).
Quella della Parabola dei ciechi è un dipinto di Pieter Bruegel il Vecchio (1525/1530-1569) esposto al Museo Napoletano di Capodimonte che richiamando Matteo, sembra anche richiamare e rinforzare il concetto dei falsi profeti.