
Probabilmente non mi sarei mai imbattuto nella figura di Luigi Amabile.
Tuttavia il suo nome compare come insegnante di Anatomia Patologica, nella targa rievocativa, nell’aula storica del chiostro di S. Andrea delle Dame dell’Università di Napoli.
Leggi tuttoLuigi Amabile (1828-1892) nacque ad Avellino da famiglia benestante, il padre era medico-chirurgo.

Le condizioni familiari gli consentirono di studiare ed affermarsi e, nell’ultimo periodo della sua vita, di viaggiare molto, anche all’estero, per ricerche storiche. Ha scritto fra l’altro: “Fra Tommaso Campanella, la sua congiura, i suoi processi e la sua pazzia” e “Il Santo Officio dell’Inquisizione in Napoli” tutt’oggi reperibili.
Amabile fu chirurgo, prima militare. Tale circostanza, dati i tempi, certo non fa pensare ad una qualsivoglia manifesta ostilità verso la famiglia regnante.
Dal 1856 esercitò la chirurgia nel Proto Ospedale degli Incurabili di Napoli dove elaborò “Le fistole vescico–vaginali e la loro cura”.
Argomento che, però, non lo consegna alla storia della medicina.
Come si usava a Napoli, grazie a Cotugno, arricchisce la sua pratica chirurgica con il riscontro diagnostico (autopsia).
Negli Incurabili ha sede il Collegio Medico–Cerusico creato da Gioacchino Murat. Quivi Luigi Amabile insegna Chirurgia e Anatomia.
Nel 1860 reggeva il Collegio Angelo Camillo De Meis (1817-1891). Francesco De Sanctis (1817-1883) anch’egli irpino, chiamato al riordino degli studi universitari di Napoli, era amico dello stesso De Meis. Così dovette accadere che Luigi Amabile fu chiamato dal Collegio Medico–Cerusico degli Incurabili a ricoprire la cattedra di Anatomia Patologica della “neo” Università.
La Cattedra istituita dal De Sanctis era rimasta vacante di fronte alle repentine dimissioni del Primo Direttore Pietro Ramaglia (1862).
Tuttavia l’operazione non andò in porto neanche con Amabile che si dimise anch’egli rapidamente (1864).
Due Professori, due dimissioni nell’arco di quattro anni (forse).
Deve considerarsi che tanto Ramaglia che Amabile erano clinici che esercitavano la professione da cui ricevevano prestigio e riconoscimento economico.
La “Notomia” che praticavano secondo gli insegnamenti di Morgagni, attraverso Cotugno, era un “impegno scientifico” e ad essa solo connesso.
Francesco De Sanctis fece così una “forzatura” troppo greve per essere solo involontaria o inconsapevole. Le due facce della stessa moneta furono separate, da una parte la clinica dall’altra la “Notomia”.
Luigi Amabile fu, inoltre, deputato per tre Legislature. Ebbe problemi anche politici per una tratta di ferrovia secondaria (Avellino Mercato San Severino). Non fu rieletto. Lascia agli Atti parlamentari l’esclamazione “La Monarchia unisce”.
Detta per i Savoia, se non dà la dimensione del personaggio, fa sorridere.
Luigi Amabile muore in Napoli il 25 novembre 1892.