L’area definita Bagnoli-Coroglio, o più semplicemente Bagnoli, è tecnicamente il “Sito di Interesse Nazionale di “Bagnoli-Coroglio” situato nell’area occidentale di Napoli prospiciente il Golfo di Pozzuoli.
Leggi tuttoIl sito suddetto incide su un’area di circa 249 ettari a terra e 1453 ettari a mare. Forse troppi.

I miei genitori ne parlavano come di un luogo ameno, di villeggiatura. La sua spiaggia. Il ponte d’unione a Nisida non esisteva ancora e c’era l’Hotel Tricarico delle Terme. C’erano i villini di Bagnoli. In questi la borghesia napoletana si trasferiva per la villeggiatura al mare. Chi desiderava, invece, l’aria di collina e le strade fresche alberate dai platani si recava al Vomero.
A quest’area storicamente turistica a inizio novecento si impose una vocazione industriale: “Ferropoli” che doveva segnare il grande riscatto di Napoli “. Quest’ultima si è spenta definitivamente nel 1993. Può leggersi, a tale proposito, il romanzo di Ermanno Rea “La dismissione”.
Si è spense, così, “senza troppi clamori”, la colata d’acciaio, come l’attività vulcanica del Vesuvio nel 1944 e l’attività del Banco di Napoli nel 1997.
Se l’inizio, cioè l’industrializzazione, fu poco comprensibile, l’operazione di riqualificazione dell’area iniziata nel 1996 è stata semplicemente “farsesca”. A cominciare dal numero dei Presidenti della Repubblica coinvolti: Scalfaro, Ciampi, Napolitano, Mattarella; di quelli del Consiglio: Dini, Prodi, D’Alema, Amato, Berlusconi, ancora Prodi, ancora Berlusconi, Monti, Letta, Renzi, Gentiloni, Conte, Draghi, Meloni. Per non parlare dei Presidenti di Regione: Rastrelli, Bassolino, Caldoro, De Luca. E poi i Sindaci di Napoli: Bassolino, Marone, Russo Iervolino, De Magistris, Manfredi.
Come si vede poche personalità nazionali e locali non si sono, per così dire, “unte” nell’olio di Bagnoli-Coroglio.
E poi i tanti finanziamenti: 1,2 miliardi di euro se “la memoria non me falla”. Poi come spesso accade nelle vicende italiane intervenne la magistratura. Disastro su disastro. Dopo quindici anni e due processi tutti assolti dalle accuse di disastro ambientale colposo e truffa ai danni dello stato “perché il fatto non sussiste”.
Una storia lunga trent’anni a oggi. Omicidio senza colpevoli, senza arma del delitto, senza nulla. Bagnoli Coroglio, però, è sempre lì: immobile.
Per tale motivo stupisce l’ottimismo di Giorgio Ventre direttore scientifico della Apple Developer Academy di San Giovanni, circa gli interventi di recupero dell’area orientale. Stupiscono le sue affermazioni circa la volontà politica odierna di portare avanti questo lavoro da parte del Comune e della Regione Campania quasi solo questa fosse mancata all’epoca per Napoli Ovest.
Da cui la domanda direi ovvia e forse anche un tantino inquietante: in generale cosa c’è a Napoli Est che non c’è a Napoli Ovest e, ovviamente, viceversa?