Se non sei un “sommelier” o non ti piace il vino probabilmente la parola Hofstätter non ti dice niente.
Per i “sommelier” ed i seguaci di Bacco, la Cantina Hofstätter è, invece, un’interessante casa vinicola del Sud Tirolo, su quella che, con po’ di “grandeur”, viene chiamata la strada del vino.
Martin Foradori, proprietario della cantina Hofstätter, è assunto agli onori della cronaca recente quando ha deciso di noleggiare un jet privato per recuperare otto lavoratrici stagionali romene, specializzate nella potatura, bloccate alla frontiera ungherese a causa di intoppi burocratici susseguenti alla attuale pandemia.
L’episodio mi ha riportato alla mente il libro “Un’ottima annata” di Peter Mayle, da cui il film di Ridley Scott con Russell Crowe e la deliziosa Marion Cotillard, nei panni della locandiera Fanny Chenal.

Libro e film si “srotolano” in modo accattivante nell’incanto proprio di una azienda vinicola, non del sud Tirolo ma della Provenza.
Ma come si prende a noleggio un jet privato per lavoratrici rumene ancorché specializzate e certamente brave?
E sempre mi è sovvenuto come sia stato e sia tuttora di moda per giovani italiani fare la vendemmia in Francia sia attraverso rapporti individuali che addirittura attraverso il sito dell’Anefa (Associazione Nazionale francese per l’impiego e la formazione in agricoltura).
Eppure Il vino è fiore all’occhiello del Made in Italy e non solo in termini economici se in viticultura il numero di prodotti certificati consegna il primato mondiale al nostro Paese.
Allora ci si potrebbe chiedere se a sostegno di quest’attività, come per altre realtà agro alimentari, ci sia un impegnato supporto universitario rappresentato appunto dalle molte Facoltà di Agraria.
Ben cinque sedi universitarie hanno addirittura l’indirizzo specifico in “viticultura ed enologia”.
E sono Napoli Federico II, Firenze, Palermo, Milano ed Udine.
E allora?
Considerando che addirittura le sedi di Udine e Milano sono per latitudine prossime alla Cantina Hofstätter, potremmo trovarci in cospetto di un ulteriore corto circuito tra Università e mondo produttivo.
Se per la potatura di un vigneto si noleggia un jet per lavoratori stagionali oltre frontiera c’è un’evidente condanna della nostra formazione e anche di certe iniziative politiche come il reddito di cittadinanza.