Luigi Califano (1901-1976), da Salerno, è stato Professore Ordinario di Microbiologia, di Patologia generale e Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Napoli (1966-1971) dopo Pietro Verga. E’ stato socio dal 1948 dell’Accademia dei Lincei.

Crebbe culturalmente, da studente prima e da laureato poi, nell’ istituto di Patologia Generale diretto da Francesco Pentimalli, Pietro Rondoni e poi da Gino Galeotti e, in ultimo, da Vittorio Scaffidi che lo avviò alla carriera accademica.
Vittorio Scaffidi allontanò dallo stesso Istituto, in momenti diversi, sia Mario Raso che Espedito Moracci; entrambi (Mario Raso mi ebbe a dire “fu un cattivo profeta”) divennero poi Professori ordinari nell’Università e rispettivamente diressero l’Istituto di Anatomia Patologica e la Clinica Ostetrica della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Napoli.
I contributi scientifici di Califano ricercatore possono essere annoverati in tre grandi aree della biologia e della medicina sperimentale: il metabolismo dei tessuti in condizioni normali e patologiche, le ossidazioni biologiche, la fisiologia e la biochimica batterica.
All’inizio del ‘900 la cultura “medica” italiana era al passo con quella europea ma dopo il ventennio fascista ed il periodo bellico si trovò tremendamente arretrata e collassata nell’autoreferenzialità (antico malessere dell’Università italiana purtoppo non superato) degli “Istituti” e delle cosi dette riviste scientifiche ad essi connesse.
Il suo grande merito fu quello di sprovincializzare l’Istituto inviando i giovani all’estero.
Si doleva che i suoi allievi avessero abbandonato lo studio morfologico “della cellula” e vedeva la sua possibile prosecuzione nel giovane Anatomo Patologo Antonio Calì, ancorché di disciplina diversa ma affine. Così favorì la progressione in carriera dello stesso Calì “costringendolo” a diventare Professore Aggregato. Oltre a ciò costituì da Preside la Commissione per il concorso ad assistente Ordinario di Anatomia Patologica che, nel vedermi vincitore, rappresentò il “grumo” di quella che sarebbe diventata la Scuola di Calì.
Luigi Califano era il Presidente della Commissione del mio Esame di Laurea (2a a Dx).
Soleva schernirsi dicendo che ignorava la patologia generale e che, forse, sapeva qualcosa di botanica, e solo di alcune piante. In effetti fu appassionato naturalista e botanico di fama internazionale. Sul terrazzo della sua abitazione aveva serre che oggi si possono ammirare nell’Orto Botanico dell’università degli Studi di Napoli Federico II.
Una specie di Dioon appartenente alla famiglia delle Zamiaceae in suo onore fu denominata, appunto, Dioon Califani (1a in basso a Sx). Ed inoltre a suo nome fu dedicata, dal grande botanico tedesco Raugh, anche una specie di Bromeliaceae: la Tillandsia Califani Raugh (2a in basso a dx).