Per un certo tempo a Napoli è invalso l’uso del termine “sapientone”. Con tale termine in senso ironico si indicavano personaggi che con estrazione e competenze diverse parlavano di calcio.
Con la pandemia COVID-19 i salotti televisivi si sono saturati di “sapientoni” che hanno parlato e parlano di tutto e di più, talvolta contraddicendosi a distanza di tempo e spesso polemizzando tra loro.
Uno degli argomenti preferiti è il distanziamento. Cioè la distanza di sicurezza con cui ci si può ritenere essere fuori portata dal virus. Poiché l’uomo è il portatore obbligato del virus, escludendo i “contatti”, la distanza di sicurezza si calcola con la portata delle sue emissioni oro-nasali.
Normalmente e poi clamorosamente con tosse e starnuti l’uomo emette secrezioni nebulizzate.

I “sapientoni” hanno dato fondo al vocabolario per cercare di definire per l’uditorio le particole di questo aerosol. Alcuni sfoggiando conoscenza di lingua inglese le hanno anche chiamate “droplets”.
Carl Georg Friedrich Wilhelm Flügge (1847–1923) è stato un batteriologo e igienista tedesco.
Flügge ha indicato la diffusione di microrganismi mediante l’aerosol che si emette con tosse e starnuti.
Appunto le “goccioline di Flügge”.